La cancelliera venezuelana Delcy Rodriguez, insieme al ministro degli Interni, Giustizia e Pace, Nestor Reverol informarono oggi il corpo diplomatico accreditato in Venezuela dei piani golpisti della destra smascherati dalle autorità della nazione.
Reverol informò che i corpi di sicurezza del paese hanno impedito un golpe di Stato pianificato dall'opposizione ed occulto dietro la sua convocazione a “La toma de Caracas” il 1° settembre.
Davanti al gruppo dei diplomatici, il funzionario informò che nel settore Tacagua della parrocchia di Caracas di Sucre, vicino al Palazzo di Miraflores, si localizzò un accampamento di paramilitari dove hanno sequestrato armi ed esplosivi.
Aggiunse che in questo posto le autorità trovarono un fucile 5-56, usato dai franco tiratori con una mira telescopica di alta precisione e silenziatore con una portata di 1500 metri.
Reverol indicò che detta arma doveva essere utilizzata per assassinati selettivi nella concentrazione popolare, con l'obiettivo di generare il caos nel paese e dare un golpe di Stato al presidente Nicolas Maduro.
Il ministro segnalò che tutti i dirigenti dell'estrema destra che furono fermati gli ultimi giorni avevano munizioni, denaro falso e dispositivi elettronici con mappe o altre risorse che evidenziano un piano golpista.
“Ieri trionfò la pace nella nostra patria, fatto che si ottiene con la coscienza di tutti i venezuelani, e le azioni del governo nella scoperta e nella neutralizzazione di tutti i piani destabilizzanti”, ha concluso il ministro degli Interni.
Vicepresidente sottolinea fine destabilizzante delle proteste in Bolivia
Written by Prensa Latina(PL) | internet@granma.cu2 set (Prensa Latina) Il vicepresidente Alvaro Garcia Linera considerò che le violente mobilitazioni del settore cooperativo boliviano avevano un fondo politico e cercavano la destabilizzazione del governo di Evo Morales.
Ci fu intenzionalità politica di fare pressioni sul governo per obbligarci ad effettuare concessioni minerarie ad aziende multinazionali.
Però noi non l'abbiamo accettato e sarebbe stato un'avventura terribile per loro venire a La Paz ed occupare istituzioni pubbliche, perché il popolo non li appoggia, affermò Garcia Linera in un'intervista con la rete televisiva multinazionale Telesur.
Rivelò che piccoli gruppi di lavoratori delle cooperative minerarie volevano che il governo consegnasse loro nuove aree di sfruttamento ricche in argento, stagno e wolframio per associarsi con aziende straniere, fatto proibito dalla Costituzione Politica dello Stato.
Volevano consegnare il patrimonio dei boliviani ad aziende straniere ; ma abbiamo detto NO, perché questo non è cooperativismo, bensì “multinazionalizzare” l'economia, spiegò.
In questo senso, il vice presidente sostenne che le battaglie si vincomo sempre con la cittadinanza.
In Bolivia vince chi sta col popolo. Nel 2003 abbiamo vinto contro un governo criminale non con la violenza bensì con la mobilitazione del popolo. Sconfiggiamo i lavoratori delle cooperative col popolo, perché il popolo è molto saggio, il popolo appoggia le cause giuste, puntualizzò.
Rimarcò che il presidente Evo Morales ha una missione molto chiara che è la difesa ad oltranza degli interessi del popolo boliviano.
Alla fine del suo intervento, Garcia Linera ha insistito “sull'importanza dell'unità delle forze popolari latinoamericane per evitare di avere un continente nuovamente diviso che ci trasformerà in una regione di schiavi e colonie, come succedeva in altre epoche”.
21 agosto 2016: conferito il Premio Internazionale "Culture a Confronto 2016" al Prof. L. Vasapollo che consegna in dono agli organizzatori una statuetta raffigurante il Comandante Hugo Chavez
Written by nuestra america
Redazione NUESTRA AMERICA :
Premio internazionale all Amicizia dei Popoli " Cassiodoro il Grande " ricevuto un mese fa , - qui di seguito il video della premiazione :
https://m.youtube.com/watch?v=Hasj_tMe6do. -
"Dedico il Premio al grande maestro e padre Chavez riferimento anche attuale del riscatto dei lavoratori e dei poveri della terra".
Il Prof .Luciano VASAPOLLO insignito del Premio “Culture a confronto” a
Tropea, 21 agosto 2016.
Tropea anche quest’anno si è confermato quale cuore pulsante dell’accoglienza e dell’integrazione al centro del Mediterraneo. E’ stato un vero tripudio di ritmi, colori e costumi quello offerto dalla quarta edizione di “Culture a Confronto”, festival mondiale della cultura popolare, che si è svolta con successo sabato e domenica scorsi nella suggestiva cornice della marina dell’isola di Tropea. Rimettere al centro l’uomo e riscoprire il rapporto vero ed autentico con Madre Terra, questa la scommessa vinta dall’evento, diretto da Andrea Addolorato con la conduzione di Domenico Gareri, che ha visto esibirsi sul palco alcuni dei gruppi folkloristici più rappresentativi delle diverse culture internazionali in un viaggio alla riscoperta delle tradizioni popolari.
Non solo spettacolo, Tropea ha vissuto anche un grande momento di aggregazione e di confronto culturale particolarmente rilevante in un periodo, come quello attuale, segnato dai gravi conflitti internazionali.
Nel corso della serata, è stato, infatti, consegnato il Premio “Culture a confronto” ad alcune personalità illustri che si sono distinte nel campo sociale, culturale e religioso a sostegno del valore dell’interculturalità come veicolo di pace tra i popoli.
A ricevere il premio per l'impegno profuso a sostegno del dialogo interculturale, è stato il prof. Luciano Vasapollo, Delegato Rettore dell’Università La Sapienza di Roma e docente presso varie università sudamericane, che ha ricevuto il riconoscimento da parte del vicepresidente della Regione Calabria, Antonio Viscomi, il quale ha evidenziato come “Culture a confronto” rappresenti un esempio positivo percostruire nuovi ponti tra le comunità e mettere in risalto lo spirito d’accoglienza quale cifra identitaria della Calabria. Vasapollo, nel ringraziare, ha aggiunto che, in un momento così difficile come quello
attuale, è importante promuovere e valorizzare la multiculturalità quale strumento di pace e di integrazione. Vasapollo, ricordando l'esperienza di collaborazione vissuta a stretto contatto con il
presidente del Venezuela Hugo Chavez, scomparso tre anni fa, ha dedicato il suo premio al ricordo della grande figura politica che rappresenta tuttora un modello di riferimento, consegnando in dono agli organizzatori del festival calabrese una piccola statuetta raffigurante il leader “bolivariano”.
UFFICIO STAMPA FESTIVAL MONDIALE "CULTURE A CONFRONTO "
"Il suo pensiero costante è la rivoluzione" ha scritto Ernesto Ché Guevara.
La sua lotta contro la tirannia, contro l 'imperialismo e il capitalismo che erano dominanti nella sua terra , è un esempio per i popoli di tutto il mondo.
Le sue idee e la sua vita dedicata alla rivoluzione in difesa dell'umanità saranno sempre una luce , un punto di riferimento irrinunciabile per i comunisti , per i rivoluzionari , per i lavoratori , per i poveri , per gli sfruttati di tutto il mondo.
Grazie Cuba socialista rivoluzionaria per averci dato il grande Fidel !!!
"Rivoluzione è il senso del momento storico".
Socialismo o Muerte . Venceremos !!
Hasta la victoria ,siempre!!!
La victoria es inevitable !!
RETE DEI COMUNISTI