BOGOTÀ.— Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, ha ricevuto venerdì 7 ottobre il Premio Nobel della Pace, per il suo ruolo nei negoziati che cercano di porre fine a più di mezzo secolo di conflitto armato nel suo paese.
La decisione del Comitato della Norvegia giunge nel mezzo di una congiuntura provocata dal voto contrario, seppur con un margine minimo, agli accordi di pace tra il Governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo (FARC-EP).
“Il presidente Santos, nonostante il risultato del plebiscito, ha contribuito “sempre” a porre fine al conflitto”, ha detto la presidente del Comitato, Kullmann Fiveen, rispetto alle ragioni considerate per la consegna del premio.
Molti in Colombia credevano che era poco probabile che Santos ricevesse il premio dopo il risultato del referendum nel quale il 50.21% degli elettori si è pronunciato contro gli accordi de L’Avana, con un’astensione del 63% circa.
“Colombiani, questo premio è vostro. Lo ricevo soprattutto a nome dei milioni di vittime che ha lasciato questo conflitto che abbiamo sofferto”, ha detto Santos dalla sua residenza a Casa de Nariño, quando ha avuto la notizia.
Il presidente è impegnato in una difficile conversazione con tutte le forze politiche del paese e soprattutto quelli che hanno promosso il NO per cercare una soluzione che permetta di concretare la pace, firmata solennemente a Cartagena lo scorso 26 settembre di fronte ad una decina di capi di Stato della regione e al Segretario generale delle Nazioni Unite.
L’attuale senatore per il Centro Democratico, Álvaro Uribe, ha fatto i suoi commenti in Twitter poco dopo la notizia del Nobel a Santos, che è stato suo ministro della Difesa ed ora è un rivale politico.
L’ex mandatario (2002-2010) ha espresso i suoi complimenti a Santos e gli ha suggerito d’usare il premio per trasformare gli accordi realizzati nella capitale cubana dopo circa quattro anni di negoziati, uno dei principali reclami di coloro che hanno votato NO.
Uribe è il protagonista e il volto più visibile dell’opposizione al testo di 297 pagine, che comprende temi chiave per dare una soluzione alle cause della guerra, come la problematica agraria, le coltivazioni illecite, la partecipazione politica e la riparazione alle vittime.
Come accade da diversi anni, il Premio Nobel della Pace del 2016 non è stato esente da polemiche.
La più importante guerriglia della Colombia, che ha dimostrato la sua volontà di ritornare la vita civile e cinque vittime del conflitto armato colombiano erano nominate, come il presidente Santos, per il premio.
«L’unico premio al quale aspiriamo è quello della Pace con Giustizia Sociale per la Colombia, senza para militarismo, senza inganni o menzogne. Pace per le strade», ha detto nella rete sociale Twitter il massimo leader delle FARC-EP, Timoleón Jiménez. ( Traduzione GM – Granma Int.)