nuestra america
La crisi economica di sistema e le trasformazioni nel mondo del lavoro e nello Stato sociale. Costruire l'ALBA mediterranea della solidarietà fra i lavoratori
Incontro dibattito con i lavoratori dell'INPS, studenti, dottorandi e docenti universitari
DIREZIONE GENERALE INPS
Via Ciro il Grande 21, Roma
Mercoledi 20 maggio 2015, ore 10.00
Coordina e introduce
Luigi Romagnoli -Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego INPS
Conferenza di Luciano Vasapollo
Prof. Sapienza, Università di Roma, Dir. Scient. Centro Studi CESTES-PROTEO della USB.
Crisi globale e alternative di sistema dai paesi dell'ALBA
Seminario Internazionale
25 maggio ore 9.00
Aula 4 ex Caserma Sani, Via Principe Amedeo 184
Intervengono:
Prof.Joaquin Arriola, Univ. Pais Vasco, Bilbao
Prof.Joan Tafalla, Espai Marx, Barcellona
Walter Ceccotti, NOI RESTIAMO, Roma
Rita Martufi, Capitolo Italiano Rete in Difesa dell'Umanità
Educazione Ambientale per lo sviluppo socio-eco-sostenibile
Capitulo Italiano Red en Defensa Humanidad:
Seminario internazionale
21 maggio 2015,
ore 16, Università Sapienza,
via Principe Amedeo 184,
Roma
Un'alternativa euromediterranea all’Unione Europea. Il 23 maggio forum a Napoli
Eurostop
Un'area alternativa Euromediterranea per rompere la gabbia dell'Unione Europea
Napoli, sabato 23 maggio
Asilo Filangeri (via G.Maffei 4) ore 10.00 – 19.00
Forum Euromediterraneo
intervengono:
Alvaro Aguilera (Pce, Spagna); Joaquim Arriola (università Pais Vasco); Dimitris Belantis (Syriza, Grecia); Joan Candelo (Cup-Catalogna); Ramon Franquesa (Frente Civico-Somos Mayoria, Spagna), Pedro Montes (Socialismo XXI, Spagna), Joan Tafalla (Espai Marx), Leonidas Vatikiotis (Antarsya, Grecia)
Rete dei Comunisti
--------------------------------------------------------------------
Sabato 23 maggio a Napoli (all'Asilo Filangeri) la Rete dei Comunisti ha convocato il secondo Forum Euromediterraneo (il primo è stato nel novembre 2913) per discutere insieme a compagni spagnoli e greci la proposta di un'area euromediterranea alternativa e in rottura con l'Unione Europea. La proposta che ha cominciato a muovere i primi passi nel 2011, sta incontrando crescente interesse soprattutto nei paesi Pigs europei, Grecia e Spagna innanzitutto. Al momento hanno confermato la loro partecipazione Alvaro Aguilera (Pce, Spagna); Joaquim Arriola (università Pais Vasco); Dimitris Belantis (Syriza, Grecia); Joan Candelo (Cup-Catalogna); Ramon Franquesa (Frente Civico-Somos Mayoria, Spagna), Pedro Montes (Socialismo XXI, Spagna), Joan Tafalla (Espai Marx), Leonidas Vatikiotis (Antarsya, Grecia). Altre conferme sono attese.
A pochi decenni dalla sua costituzione l’Unione Europea viaggia a tappe forzate verso la costituzione di un polo imperialista in competizione con altri soggetti imperialisti presenti a livello globale e altre potenze che si contendono il pianeta.
Nonostante ritardi e contraddizioni l’Unione Europea svolge già un suo ruolo egemonico aggressivo sia all’interno che all’esterno dei propri confini per imporre gli interessi delle sue classi dominanti ai concorrenti, per impossessarsi delle risorse, per aumentare il suo peso politico e militare.
Per attrezzarsi a questo sconto negli ultimi anni l’UE ha realizzato un processo di gerarchizzazione – creando un centro dominante e una periferia subalterna - e una vera e propria guerra interna contro i lavoratori e le altri classi sociali colpite da una gestione liberista e autoritaria della crisi economica. L’UE ha sfruttato il ricatto del debito per trasformare i paesi del Mediterraneo e i Pigs – Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna - in una ‘periferia interna’ dalla quale attingere manodopera a basso costo e nella quale vendere prodotti e macchine realizzati nel centro produttivo del continente, sempre più concentrato in Germania e nei suoi paesi satellite.
L’imperialismo europeo porta alla guerra
Inoltre l’Ue ha accelerato la costruzione di un proprio complesso militare industriale tendenzialmente indipendente da quello statunitense e il rafforzamento dei primi nuclei dell’esercito europeo, aumentando la propria pressione militare e la propria aggressività nei confronti delle aree ai suoi confini – Medio Oriente, Nordafrica, Africa Centrale, Balcani – tentando di contenderne il controllo a nuove potenze regionali e sottrarli alla tradizionale influenza degli USA.
In particolare la Francia, spesso per conto di tutta l’UE, è stata in prima linea in diverse operazioni militari realizzate direttamente – la Libia, l’Africa francofona – o indirettamente – come in Siria, con l’uso strumentale dei ribelli contro il governo di Damasco.
Partecipando alla destabilizzazione dell’Ucraina e alla destituzione violenta del suo governo che si opponeva alla firma del Trattato di Associazione con Bruxelles, l’imperialismo europeo ha contribuito ad un aumento repentino dello scontro militare con la Russia nel quale sono in prima fila gli Stati Uniti e che rischia seriamente di precipitare il pianeta in una guerra globale dalle conseguenze gravissime. Intanto la guerra commerciale e le sanzioni decise dall’Ue contro Mosca penalizzano enormemente le economie europee già provate da anni di crisi economica mentre l’aumento delle spese militari –l’Italia spende 80 milioni di euro al giorno! – sottrae risorse alla spesa sociale già sotto attacco da parte di Bruxelles e delle sue istituzioni.
Il ricatto del debito, i sacrifici a senso unico
Da anni i paesi del Mediterraneo ed i Pigs in generale sono sottoposti alle politiche di austerità e ai diktat della Troika – Bce, Ue, Fmi – provocando un estremo impoverimento delle popolazioni, in particolare dei lavoratori dipendenti e delle classi medie – violando ripetutamente la sovranità popolare e trasformando i governi e i parlamenti dei singoli stati in meri esecutori delle decisioni assunte a Francoforte e Berlino per conto di una borghesia sempre più vorace e indisponibile alla mediazione.
Anni di sacrifici e di tagli inoltre non hanno affatto ridotto il debito dei paesi commissariati, che è aumentato a dismisura incrementando così il potere di ricatto del nucleo forte dell’Ue sulle periferie interne. In Grecia il 25 gennaio lo scontento popolare e la rabbia sociale hanno portato alla vittoria di un partito di sinistra, Syriza, che legittimato dalle urne ha chiesto all’Ue di allentare l’austerity e permettere alle autorità locali di destinare stanziamenti economici per ridurre la fame e la povertà dilaganti. Ma l’Unione Europea e il FMI hanno finora opposto un secco rifiuto alle richieste fin troppo moderate del nuovo esecutivo greco, facendo appello al ‘rispetto dei patti’, dei vincoli e dei trattati continentali.
L’Unione Europea è irriformabile
L’ennesima dimostrazione che l’Unione Europea è una costruzione antidemocratica e nemica degli interessi dei popoli e dei lavoratori. Un polo imperialista che non è possibile riformare, democratizzare e trasformare sull’onda delle giuste richieste dei lavoratori e degli strati popolari schiacciati dalla crisi.
Le banche, le multinazionali, i poteri forti che hanno imposto la costruzione autoritaria dell’Unione Europea stanno distruggendo le economie e i diritti sociali dei paesi più deboli per concentrare la ricchezza, le tecnologie, i centri di comando e le risorse in pochi grandi monopoli europei.
L’UE si dimostra sempre più per quella che è realmente: non un’alleanza democratica tra paesi con pari dignità e pari diritti, non un’opportunità di uguaglianza e progresso, ma un polo imperialista che si fonda sul ferreo controllo esercitato su tutto il continente principalmente dalla Germania e dalla Francia e da frazioni delle oligarchie dei differenti paesi, con l’esclusione non solo dei cosiddetti ‘Pigs’ ma anche d’importanti paesi come l’Italia, esclusa dai momenti decisionali più importanti nonostante la propaganda di Matteo Renzi tenti di dimostrare il contrario.
Rompere l’Unione Europea, costruire l’Alba Euro-Mediterranea
Di fronte all’irriformabilità di una costruzione che serve gli interessi delle classi dominanti i lavoratori e i settori popolari scelgano una via alternativa a quella inefficace e illusoria finora perseguita dai partiti maggioritari della sinistra nei vari paesi.
L’unica soluzione di fronte a questa vera e propria gabbia è costituita dalla rottura dell’Unione Europea e dell’Eurozona, con la costruzione di una nuova alleanza dei paesi e dei popoli dell’area euromediterranea che adotti nuove politiche sociali indipendenti dai diktat della Banca Centrale e dell’asse franco-tedesco, che vari una nuova moneta e che sull’esempio dell’Alba costruita in America Latina dai paesi sottoposti per decenni alla dominazione statunitense costruisca nuove relazioni interne e internazionali basate su giustizia, solidarietà e complementarità.
La parola d’ordine della rottura dell’Unione Europea e della costruzione di un’area alternativa che riunisca i paesi del fronte mediterraneo costituisce uno strumento fondamentale di lotta politica su due fronti.
Da un lato possiede la capacità di rianimare la battaglia internazionalista per i diritti dei popoli di fronte ai diktat delle oligarchie europee e di quelle che nei diversi paesi impongono i diktat di Bruxelles e di Berlino senza opporre resistenza, oltre che la lotta contro il pericolo di guerra che irresponsabilmente l’establishment europeo alimenta per difendere gli interessi delle classi privilegiate.
Inoltre la parola d’ordine della rottura progressista dell’Ue può costituire la base programmatica, il collante e l’identità sulla quale basare la costruzione di un movimento popolare di massa che contro i tatticismi e le giravolte elettoraliste dei partiti della sinistra responsabili di anni di fallimenti e sconfitte sia in grado di invertire la tendenza lavorando ad una prospettiva credibile di carattere internazionale per strappare alle destre populiste e ai movimenti neofascisti il monopolio della protesta – sempre parziale e strumentale – contro il sistema di dominazione rappresentato dall’Ue e dal sistema dell’Euro. Per costruire un blocco politico-sociale indipendente e alternativo a quello dominante occorre lavorare alla formazione di un movimento popolare che dovrà vedere il protagonismo dei settori popolari, dei lavoratori, dei giovani, ma che dovrà necessariamente allargarsi a settori delle classi medie colpite frontalmente da un processo di concentrazione del potere e delle ricchezze che ha investito le società dei nostri paesi nel loro complesso.
La proposta politica della Rete dei Comunisti per una alternativa euromediterranea:
- Uscire dall’Eurozona e dall’Ue e costruire una nuova Area Euromediterranea insieme ai cosiddetti Pigs
- creare una nuova moneta comune ai paesi dell’area mediterranea con valori di cambio più adeguati alle proprie possibilità,
- rifiutare il pagamento del debito, nazionalizzare le banche e i settori strategici dell’economia (banche, energia, telecomunicazioni, trasporti, industrie)
- determinare rapporti di cooperazione e non di conflitto e rapina coloniale con i paesi del Mediterraneo Sud
- uscire dalla Nato e dalle alleanze militari europee e sviluppare relazioni di cooperazione con il resto dei paesi del Mediterraneo
Chavez ha trasformato l'America Latina, afferma Ramon Labañino
Caracas, 4 mag (Prensa Latina) Ramon Labañino, uno dei Cinque cubani, ha affermato oggi in questa capitale che l'America latina non è oramai il patio posteriore degli Stati Uniti, realtà resa possibile grazie all'opera dello scomparso presidente venezuelano Hugo Chavez.
Ci sono molte cose da perfezionare, ma l'unità regionale cresce, ha assicurato Labañino, che è arrivato questo pomeriggio alla Caserma della Montaña insieme all'antiterrorista Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Fernando Gonzalez e Renè Gonzalez, dove riposano i resti mortali di Chavez.
Il leader bolivariano è stato uno dei principali propulsori della campagna mondiale per la liberazione dalle carceri statunitensi del citato gruppo, conosciuto internazionalmente come i Cinque.
Labañino ha affermato che lui ed i suoi compagni avevano un debito con Chavez per tutto l'appoggio che aveva offerto loro.
Ha aggiunto che sono venuti in Venezuela per compierlo e, pertanto, si sentono soldati della Rivoluzione bolivariana.
Da parte sua, il vicepresidente venezuelano Jorge Arreaza, che ha accompagnato gli antiterroristi nella loro visita al mausoleo, ha sottolineato che per Chavez la causa dei Cinque era quella dell'America Latina.
Oggi deve essere felice di ricevere qui cinque dei suoi figli, come lo è il presidente Nicolas Maduro, ha osservato.
La lotta è valsa la pena, è valso la pena torcere il braccio all'impero, ha concluso.
Ig/tgp
Saludo a Domenico Vasapollo
Querido hermano Isaia, embajador, amigo, camarada, hemos leído con gran emoción tu maravillosa letra dedicada a mi hermanito Domenico. Una tu gran poesía escrita con amor, gran sentimiento humano y pasión revolucionaria. En el nombre del Comandante Supremo Chávez te doy el nuestro mas sentido agradecimiento con fuerza solidaria revolucionaria! Domenico vive! El rebelde de la montaña estas con nosotros. Hasta la victoria siempre! Chávez por siempre! Luciano, Rita y todos los camaradas de la red de comunistas.
Díaz-Canel presente alla consegna della medaglia d’Oro a un medicinale cubano
Il Itolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato indicato per la psoriasi severa, una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa 125 milioni di persone nel mondo.
L’Avana- La Medaglia d’Oro della Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) è stata assegnata al medicinale Itolizumab, in una cerimonia che ha visto la presenza di Miguel Díaz-Canel, membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba e primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.
Hanno partecipato anche Elba Rosa Pérez Montoya, membro del Comitato Centrale e ministra di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma), con altri dirigenti all’incontro realizzato nel memoriale José Martí della capitale, che è stato un riconoscimento ai costanti passi avanti del settore scientifico dell’Isola e alla loro applicazione nella salute pubblica.
“Il Itolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che riconosce l’antigene leucocitario CD6 per il trattamento delle malattie autoimmuni, e in modo specifico la psoriasi”, ha detto la Master in Scienze, María de los Ángeles Sánchez Torres, direttrice dell’Ufficio Cubano della Proprietà Industriale.
“Questo è un prodotto indicato per la psoriasi severa, una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa 125 milioni di persone nel mondo”, ha spiegato. Nuno Pires de Carvalho, direttore della Divisione della Proprietà Intellettuale e Politica di Competenza della OMPI, ha consegnato il premio al dottor Kalet León Monzón, vice direttore generale di Investigazione e Sviluppo del Centro di Immunologia Molecolare, che lo ha ricevuto a nome dei suoi cinque autori principali.
Anche se in America Latina ci sono vari paesi che si dedicano all’investigazione scientifica, in proporzione Cuba è quello che ha ricevuto il maggior numero di Medaglie d’Oro della OMPI, ha commentato Pires de Carvalho in una dichiarazione esclusiva per la AIN, riferendosi al fatto che Cuba ha ottenuto dieci Medaglie d’Oro consegnate da questo organismo specializzato della ONU, creato nel 1967, con sede a Ginevra e con 187 Stati membri.
“Attualmente questo costituisce l’esempio di una nazione che cerca il miglioramento della salute pubblica della sua popolazione” ha detto ancora. il Itolizumab si utilizza in Cuba, Repubblica Popolare della Cina e India, mediante una strategia di commercio che ha implicato la creazione di un’impresa mista, con capacità di produzione nelle quali Cuba ha apportato il suo know-how.
(Traduzione GM – Granma Int.)
Ha muerto “Mimmetto”, Domenico Vasapollo, dirigente de Red Comunistas-Italia.
Mi hermanito Domenico Vasapollo , os da las gracias a su manera por la hermosa ceremonia de recuerdo y lucha, por la despedida y no el adiós – a él, partisano comunista.
DOMENICO VIVE EN LA LUCHA DEL PROLETARIADO INTERNACIONAL. HASTA SIEMPRE !!! ¡¡¡LOS COMBATIENTES REVOLUCIONARIOS NO MUEREN JAMÁS!!!
¡Adiós, de parte de los BANDIDOS Y COMUNISTAS,
Luciano, Rita, Marina y todos aquellos que le quisieron y le seguirán queriendo siempre!
SOMOS LOS REBELDES DE LA MONTAÑA : http://youtu.be/AyT2PYfHzfY
https://www.youtube.com/watch?v=IpLTpCPpvWY
---------------
Además siempre hemos podido contar con él para cualquier otra emergencia, desde la lucha por la vivienda a los conflictos sindicales, más allá de su “misión”.
Nunca se echaba atrás. Mimmo- “Mimmetto” a pesar de su juventud y de la antigüedad de nuestra organización – no retrocedió nunca ni un centímetro: ya se tratara de impartir lecciones de diseño o gráfica de ordenador, como de participar o intervenir en reuniones públicas u organizar un servicio de seguridad impulsado por la dinámica de las calles y las diversas reuniones con huéspedes internacionales de los movimientos sociales y sindicales en Roma. Así como su compromiso militante al lado de la América boliviana, con su Editorial en la difusión de nuestro material y en la promoción de culturas y puntos de vista alternativos al que domina actualmente. No se inmutaba si quiera cuando para él, amante sincero de la naturaleza y la aventura (hacer de guía de montaña no fue sólo un trabajo sino una forma de entender la vida) trataba de implicar a aquellos que eran más vagos y torpes que él y recurrían a menudo a sus consejos.
Mimmetto tenía su propia “misión”: la defensa de la naturaleza y no como una moda social, sino todo lo contrario, el análisis crítico de una de las contradicciones más dañinas del Modo de Producción Capitalista, aquella entre el capital y la naturaleza, como una opción de vida que se resiste objetivamente a la dominante reificación de nuestra sociedad. Además siempre hemos podido contar con él para cualquier otra emergencia, desde la lucha por la vivienda a los conflictos sindicales, más allá de su “misión”.
Echaremos de menos a Mimmo y a su trabajo: el nuevo número de nuestra revista está todavía en su ordenador, lamentaremos no poder hablar con él sobre la elección de las fotos o los títulos, sobre la amplitud de las revistas y la infinidad de recuerdos vividos. Nunca podremos llenar el vacío que dejas, sólo coser parches.
Al dolor le seguirá la conciencia de una vida plena que sobrevive a la individualidad de cada uno y continúa en las palabras, en los gestos y en los pensamientos de aquellos con los que se cruzó. Quien ha colaborado con nuestras revistas abraza a los familiares y amigos y les cita hoy 23 de abril en Via de Casalbruciato 27 en frente de Radio Cittá Aperta para recordarlo en un encuentro laico y colectivo.
Que la tierra te sea leve de verdad querido compañero Mimmetto.
Los compañeros y companéras de la redacción de las Revistas Contropiano de la Red Comunistas y Nuestra America-Italia
y Capitulo Italiano Red En Defensa Humanidad
http://www.retedeicomunisti.org/index.php/interventi/842-mimmo-ci-ha-lasciato
----------------------------------------------------------
Mimmo era desde hace tiempo dirigente de la Red Comunistas.
Alcemos nuestros puños dejando correr las lágrimas por nuestro camarada Domenico Vasapollo.
Ha sido una muerte repentina, durante una excursión deportiva la que se llevó ayer por la tarde a un compañero de siempre, Domenico Vasapollo, “Mimmetto”. Una noticia que nos cayó como un jarro de agua fría entre la incredulidad de muchos compañeros y compañeras. Mimmo era instructor deportivo de profesión y era la envidia de todos nosotros. La idea de que precisamente él haya podido morir así parece del todo imposible.
Estudiante del Boaga, uno de los centros de izquierda de Centocelle (Roma), se había dedicado especialmente a la relación entre lucha anticapitalista y ambientalismo, además de la militancia antifascista e internacionalista.
Ha escrito textos para Contropiano y la Red de los Comunistas como “Capitalismo, naturaleza y ambiente”. Junto a la editorial Natura y Avventura ha traducido y publicado una gran cantidad de material proveniente de América Latina donde el tema ambiental se ha convertido en un elemento constitucional de los gobiernos progresistas de Nuestra América.
Mimmo era desde hace tiempo dirigente de la Red de los Comunistas y había publicado numerosas publicaciones de la organización.
Ahora estaba trabajando en la edición de la revista Contropiano. El diseño del nuevo número de la revista está todavía en su ordenador, además también se estaba ocupando en los últimos meses de coordinar la redacción de la página web de la Red de los Comunistas, contribuyendo a renovar, mejorar e introducir nuevos contenidos.
Mimmo ha muerto en un barranco cerca de Orvieto donde había llevado a un grupo de jóvenes a hacer barranquismo. El funeral se ha celebrado el jueves 23 de abril a las 15h en Via Casal Bruciato 27, en Roma.
Un fuerte abrazo de parte de todos los compañeros y compañeras a Marina y a los chicos, a Luciano y a Rita.
Alcemos nuestros puños dejando correr las lágrimas por nuestro camarada Domenico Vasapollo.
Que la tierra te sea leve querido Mimmetto, la tierra que has amado y respetado más que todos nosotros, te recibirá benevolente.
Los compañeros y compaéras Red Comunistas
http://www.retedeicomunisti.org/index.php/interventi/841-e-morto-il-compagno-domenico-vasapollo
-----------------------------------------
Te recordaremos siempre con mucho cariño, Mimmo, que la tierra te sea leve.
Probablemente por un fulminante ataque al corazón después de haber finalizado una clase de rafting de la que era instructor, anoche murió Domenico “Mimmetto” Vasapollo, de 51 años.
Para nosotros una figura conocida y querida.
Su mujer Marina, abogada, se encarga de la tutela legal de los migrantes de la USB de Roma, Luciano, el hermano, es el coordinador junto a Rita del CESTES Proteo, nuestro centro de estudios.
El propio Mimmo ha colaborado varias veces con la USB y estaba siempre presente en nuestras iniciativas y manifestaciones.
Le recordamos especialmente los días 18 y 19 de octubre en los que conducía pacientemente a las fuerzas de seguridad que habíamos organizado para garantizar la tranquilidad de las marchas y la acampada en San Giovanni, labor resuelta como siempre con gran habilidad y lucidez.
De hecho era uno de nosotros.
Te recordaremos siempre con mucho cariño, Mimmo, que la tierra te sea leve.
Los compañeros y companéras del USB y del Centro de Estudios Cestes-Proteo
http://cestes.usb.it/leggi-notizia/articolo/e-morto-ieri-sera-mimmetto-domenico-vasapollo.html
---------------------------------------------
La tierra que has amado y respetado más que todos nosotros, te recibirá benevolente.
Ha sido una muerte repentina, durante una excursión deportiva, la que se llevó ayer por la tarde a un compañero de siempre, Domenico Vasapollo, “Mimmetto”. Una noticia que nos cayó como un jarro de agua fría ante la incredulidad de muchos compañeros y compañeras. Mimmo era instructor deportivo de profesión y era la envidia de todos nosotros. La idea de que precisamente él haya podido morir así parece del todo imposible.
Estudiante del Boaga, una de los centros de izquierda de Centocelle (Roma), militante comunista desde los años ´80, Mimmo se había dedicado especialmente a la relación entre lucha anticapitalista y ambientalismo. Ha escrito textos para Contropiano y la Red de los Comunistas como “Capitalismo, naturaleza y ambiente”. Junto a la editorial Natura y Avventura ha traducido y publicado una gran cantidad de material proveniente de América Latina donde el tema ambiental se ha convertido en un elemento constitucional de los gobiernos progresistas de Nuestra América.
Mimmo, tenía 51 años, era desde hace tiempo dirigente de la Red de los Comunistas y había publicado numerosas publicaciones de la organización, ahora estaba trabajando en la edición de la revista Contropiano. El diseño del nuevo número de la revista está todavía en su ordenador. Domenico también se estaba ocupando en los últimos meses de coordinar la redacción de la página web de la Red de los Comunistas, contribuyendo a renovar, mejorar e introducir nuevos contenidos.
Mimmo ha muerto en un barranco cerca de Orvieto donde había llevado a un grupo de jóvenes a hacer barranquismo. El funeral seguramente será el jueves o viernes. Un fuerte abrazo de parte de todos los compañeros y compañeras a Marina y a los chicos, a Luciano y a Rita.
Alcemos nuestros puños dejando correr las lágrimas por nuestro compañero Domenico Vasapollo.
Que la tierra te sea leve querido Mimmetto, la tierra que has amado y respetado más que todos nosotros, te recibirá benevolente.
Los compañeros y companéras de diario on line comunista Contropiano y Capitulo Italiano Red En Defensa Humanidad
----------------
Gran luchador en batallas ambientalistas y anticapitalistas, en la promoción activa de las ideas del Socialismo del siglo XXI, en la lucha sindical.
Hoy el capitalismo duerme confortablemente y se siente más seguro en su agresión al proletariado, a la naturaleza, a nuestros cuerpos y al mundo que nos rodea. Un suceso repentino, inexplicable e infame se ha llevado a Domenico Vasapollo, dirigente de la Red de los Comunistas y militante comunista.
En estos momentos sufrimos la maldición de no creer en el paraíso ni en el infierno. No sabemos dónde está ahora Mimmo, no podemos tener la certeza de que se encuentre en un mundo mejor que aquel por el que había luchado en batallas ambientalistas y anticapitalistas, en la promoción activa de las ideas del Socialismo del siglo XXI, en la lucha sindical. El recuerdo de su alegría de vivir, de su confianza en un futuro que construir juntos y de los muros que quería derribar, todo eso no puede quitárnoslo nadie.
Ondean las banderas rojas, se alzan los puños cerrados.
Que la tierra te sea leve, querido Mimmo.
Collettivo Militant
http://www.militant-blog.org/?p=11858
---------------------------------------------------------------------
Tenemos fresco el recuerdo de Mimmo comprometido en una de la màs importantes manifestaciones por la Palestina
Con grande dolor supimos del fallecimiento del companero Domenico Vasapollo. Todo el Comitè Con la Palestina en el corazòn se une al dolor de Marina, de su hijos, de Luciano, de Rita y de toda toda la familia .El Comitè abraza fuertemente a los companeros de la Rete de Comunistas ante la dramatica noticia de la pèrdida de Mimmo.
Recordamos el companero incansable en las luchas contro el capitalismo, en defensa del medio ambiente, en las luchas sociales, en las luchas internacionalistas. Mimmo estaba siempre en las primeras filas.
Tenemos fresco el recuerdo de Mimmo comprometido en una de la màs importantes manifestaciones por la Palestina de los ùltimos anos, aquella contra los bombardeos sobre Gaza del 2009, que finalizò en Puerta San Pablo.
Mimmo muriò haciendo su trabajo con pasiòn mientras transmitìa a los demàs su espìritu deportivo y su energìa en armonìa con la naturaleza. La muerte ha interrumpido bruscamente la vida de un companero que estarà siempre presente en todos nosotros.
Que llegue a èl todo el respeto y el amor del Comitè.
Nosotros continuaremos su camino.
Hasta la vista Mimmo. ¡ Hasta la victoria siempre!
Comitè con Palestina en el corazòn
Domenico Vasapollo,"Mimmetto “VIVE NELLE LOTTE DEL PROLETARIATO INTERNAZIONALE .
HASTA SIEMPRE !!! I RIVOLUZIONARI COMBATTENTI NON MUOIONO MAI !!
Ciao , da BRIGANTI E COMUNISTI.
E' stata una morte fulminante durante un'escursione sportiva a uccidere ieri pomeriggio un nostro compagno da sempre, Domenico Vasapollo, "Mimmetto". Una notizia piombata come un macigno su tutti noi, nell'incredulità di tante compagne e compagni.
Mimmo, che aveva 51 anni, per lavoro era istruttore sportivo ed era l'invidia di noi tutti. L'idea che proprio lui potesse morire così sembra ancora adesso impossibile.
Studente del Boaga, una delle scuole rosse di Centocelle (Roma), nel corso degli anni si era dedicato in particolare al rapporto tra lotta anticapitalista e ambientalismo, oltre che alla militanza antifascista e internazionalista.
Per Contropiano e per la Rete dei Comunisti ha scritto testi come "Capitalismo, natura e ambiente". Con la casa editrice Natura e Avventura ha tradotto e pubblicato moltissimo materiale proveniente dall'America Latina dove la questione ambientale è talvolta diventata elemento costituzionale dei governi progressisti della Nuestra America.
Mimmo da tempo era un dirigente della Rete dei Comunisti e aveva curato numerose pubblicazioni dell’organizzazione, ed ora stava lavorando all'edizione della rivista Contropiano. L'impaginazione del nuovo numero della rivista è ancora nel suo computer.
Inoltre Domenico era impegnato negli ultimi mesi a coordinare la redazione del sito della Rete dei Comunisti, che aveva contribuito a rinnovare e a migliorare e a riempire di nuovi contenuti.
Mimmo è morto in una forra vicino ad Orvieto dove aveva condotto un gruppo di ragazzi a fare canyoning. I funerali si terranno giovedì 23 aprile alle ore 15 in via di Casal Bruciato 27, a roma.
Un forte abbraccio da parte di tutte le compagne ed i compagni a Marina ed ai ragazzi, a Luciano e Rita.
Alziamo i pugni e lasciamo andare le lacrime per il compagno Domenico Vasapollo.
Che la terra ti sia lieve caro Mimmetto, l'hai amata e rispettata più di tutti noi, ti riceverà benevolente.
Rete dei Comunisti
http://www.retedeicomunisti.org/index.php/interventi/841-e-morto-il-compagno-domenico-vasapollo
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Probabilmente per un infarto fulminante dopo aver concluso una lezione di rafting di cui era istruttore è morto ieri sera Domenico "Mimmetto" Vasapollo, 51 anni.
Per noi di via dell'aeroporto una figura conosciuta e amata.
Sua moglie Marina, avvocato, cura per la USB di Roma la tutela legale dei migranti, Luciano, il fratello è l'animatore insieme a Rita del CESTES Proteo, il nostro centro studi.
Lo stesso Mimmo ha più volte collaborato con USB ed era sempre presente alle nostre iniziative e alle nostre manifestazioni.
Lo ricordiamo il 18 e 19 ottobre guidare con attenzione e perizia il servizio d'ordine che avevamo organizzato per garantire la tranquillità dei cortei e dell'accampata a San Giovanni, compito come sempre assolto con grande capacità e lucidità.
Insomma uno di noi.
Ti ricordiamo con grande affetto, Mimmo, che la terra ti sia lieve.
Le compagne e i compagni della USB e del Centro Studi Cestes-Proteo
http://cestes.usb.it/leggi-notizia/articolo/e-morto-ieri-sera-mimmetto-domenico-vasapollo.html
-------------------------------------------------
Con immenso dolore abbiamo appreso della scomparsa del compagno Domenico Vasapollo. Tutto il Comitato "Palestina nel cuore" si stringe forte a Marina, ai figli, a Luciano, a Rita e a tutta la famiglia,e ai compagni della Rete dei Comunisti, di fronte alla drammatica notizia della perdita di Mimmo. Ricordiamo il compagno instancabile nelle lotte contro il capitalismo, in difesa dell'ambiente, nelle lotte sociali, nelle lotte internazionaliste. Era sempre nelle prime file. Abbiamo vivo il ricordo di Mimmo impegnato nel servizio d'ordine di una delle più importanti manifestazioni per la Palestina degli ultimi anni, quella contro i bombardamenti su Gaza del 2009, che terminò a Porta San Paolo.
Mimmo è morto facendo il suo lavoro con passione, mentre trasmetteva ad altri lo spirito salutare e sportivo che lo distingueva nella vita. La morte ha stroncato la vita di un compagno che sarà sempre presente in tutti noi. A lui possa arrivare in questo momento tutto il rispetto e l'amore del Comitato. Noi continueremo la sua strada.
Ciao Mimmo
Hasta la victoria siempre
Comitato Con la Palestina nel Cuore
--------------------------------------
Oggi il capitalismo dorme sonni più tranquilli e si sente più sicuro nella sua aggressione al proletariato, alla natura, ai nostri corpi e al mondo che ci circonda. Un evento improvviso, inspiegabile e infame ha portato via Domenico Vasapollo, dirigente della Rete dei Comunisti e militante comunista. In questi momenti soffriamo la maledizione di non credere ai paradisi e agli inferni. Non sappiamo dove sia adesso Mimmo, non possiamo avere la certezza che stia in un mondo migliore di quello per cui aveva sempre lottato, nelle battaglie ambientaliste e anticapitaliste, nella promozione attiva delle idee del Socialismo del XXI secolo, nella lotta sindacale. Il ricordo della sua gioia di vivere, della fiducia in un futuro da costruire insieme e delle gabbie da rompere quello no, non ce lo può togliere nessuno. Sventolano le bandiere rosse, si alzano i pugni chiusi.
Che la terra ti sia lieve, caro Mimmo.
I COMPAGNI E LE COMPAGNE DI MILITANT
http://www.militant-blog.org/?p=11858
------------------------------
E' stata una morte fulminante durante una escursione sportiva a uccidere ieri pomeriggio un nostro compagno da sempre, Domenico Vasapollo, "Mimmetto". Una notizia piombata come un macigno tra l'incredulità di tante compagne e compagni. Mimmo per lavoro era istruttore sportivo ed era l'invidia di noi tutti. L'idea che proprio lui potesse morire così sembra ancora adesso impossibile.
Studente del Boaga, una delle scuole rosse di Centocelle (Roma), militante comunista sin dagli anni '80, Mimmo negli anni si era dedicato in particolare al rapporto tra lotta anticapitalista e ambientalismo. Per Contropiano e per la Rete dei Comunisti ha scritto testi come "Capitalismo, natura e ambiente". Con la casa editrice Natura e Avventura ha tradotto e pubblicato moltissimo materiale proveniente dall'America Latina dove la questione ambientale è talvolta diventata elemento costituzionale dei governi progressisti della Nuestra America.
Mimmo, aveva 51 anni, da tempo era un dirigente della Rete dei Comunisti e aveva curato numerose pubblicazioni dell’organizzazione, ed ora stava lavorando all'edizione della rivista Contropiano. L'impaginazione del nuovo numero della rivista è ancora nel suo computer.
Inoltre Domenico era impegnato negli ultimi mesi a coordinare la redazione del sito della Rete dei Comunisti, che aveva contribuito a rinnovare e a migliorare e a riempire di nuovi contenuti.
Mimmo è morto in una forra vicino ad Orvieto dove aveva condotto un gruppo di ragazzi a fare canyoning. I funerali saranno probabilmente giovedi o venerdi. Un forte abbraccio da parte di tutte le compagne e i compagni a Marina e ai ragazzi, a Luciano e Rita.
Alziamo i pugni e lasciamo andare le lacrime per il compagno Domenico Vasapollo.
Che la terra ti sia lieve caro Mimmetto, l'hai amata e rispettata più di tutti noi, ti riceverà benevolente.
I COMPAGNI DI CONTROPIANO, DI NATURA AVVENTURA, DI NUESTRA AMERICA, DEL CAPITOLO ITALIANO IN DIFESA DELL’UMANITà
http://contropiano.org/archivio-news/documenti/item/30358-e-morto-il-compagno-domenico-vasapollo-mimmetto?highlight=YTozOntpOjA7czo4OiJkb21lbmljbyI7aToxO3M6OToidmFzYXBvbGxvIjtpOjI7czoxODoiZG9tZW5pY28gdmFzYXBvbGxvIjt9
----------------
Non si tirava mai indietro. Mimmo – anzi ‘Mimmetto’ a causa della giovane età e dell’anzianità della nostra organizzazione – non è mai arretrato di un centimetro: sia si trattasse d’impartire spiegazioni d’impaginazione o di
grafica al computer, sia di partecipare o intervenire a un incontro pubblico come anche organizzare un servizio d’ordine quando lo imponevano le dinamiche di piazza, o i diversi incontri con ospiti internazionali dei movimenti sociali e sindacali a Roma. Così come il suo impegno militante al fianco dell’America bolivariana e quello con la sua Casa Editrice nella diffusione del nostro materiale e nella promozione di culture e punti di vista alternativi a quello dominante. Non si è tirato indietro neanche quando per lui, cultore sincero di natura e di avventure (fare la guida in montagna non è mai stato solo un lavoro ma più complessivamente un modo d’intendere la vita) si trattava di coinvolgere chi tra noi molto più pigro e impacciato di lui è dovuto spesso ricorrere ai suoi consigli e alle sue attenzioni. Aveva un suo ‘specifico’ Mimmetto: era la difesa della natura e non come filastrocca modaiola, ma al contrario come analisi critica di una delle contraddizioni più esiziali del Modo di Produzione Capitalista, quella tra capitale e natura, e come scelta di vita che resiste oggettivamente alla pervasiva reificazione della nostra società. Eppure da sempre per qualsiasi altra emergenza, dalla lotta per la casa alle vertenze sindacali, noi potevamo contare su di lui ben al di là del suo ‘specifico’. Ci mancherà Mimmo e il suo lavoro: il numero nuovo della nostra rivista è ancora lì sul suo computer, rimpiangeremo di non potergli parlare ancora per la scelta delle foto o per i titoli, per l’ampiezza della rivista e per l’infinità di cose che le vite vissute insieme tra compagni si tirano dietro. Il vuoto che lasci non lo potremo colmare ma solo mettere pezze. Al dolore seguirà però la consapevolezza che una vita spesa bene sopravvive all’individualità di ciascuno e continua nelle parole, nei gesti e nei pensieri di chi con questa si è incrociato. Chi a vario titolo ha lavorato alla nostra rivista abbraccia i familiari e i compagni e a tutti dà appuntamento per oggi 23 aprile in Via di Casalbruciato 27 di fronte a Radio Città Aperta per un ricordo laico e collettivo. Che la terra ti sia lieve davvero caro compagno Mimmetto.
La redazione di Contropiano Rivista, del Capitolo Italiano In Difesa Dell’umanità
http://www.retedeicomunisti.org/index.php/interventi/842-mimmo-ci-ha-lasciato
Declaración Final - Cumbre de los Pueblos, Sindical y de los Movimientos Sociales de Nuestra América
Nosotros, los Pueblos de Nuestra América, convocados en la Cumbre de los Pueblos, Sindical y de los Movimientos Sociales reunidos en la Universidad de Panamá entre los días 9, 10 y 11 de 2015, con más de 3,500 delegados/as representando a centenares de nuestras organizaciones obreras, sindicales, campesinas, pueblos originarios, estudiantiles, de mujeres, sociales y del movimiento popular. En el marco de un debate unitario, fraterno y solidario, los participantes en conferencias y en las 15 mesas de trabajo de la Cumbre de Los Pueblos
DECLARAMOS:
Nosotros, los Pueblos de Nuestra América, expresamos nuestro firme respaldo a la Proclamación de América Latina y el Caribe como Zona de Paz y libre de colonialismo, tal como fue acordado por unanimidad por todos los Gobiernos de Nuestra América en enero de 2014 por la Segunda Cumbre de la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC). En tal sentido, rechazamos el acoso militar, agresiones y amenazas de toda índole que despliega Estados Unidos y sus aliados estratégicos contra nuestra región a través de Bases Militares, Sitios de Operaciones e instalaciones similares, que sólo en los últimos 4 años han pasado de 21 a 76 en Nuestra América, 12 de ellas en Panamá y exigimos la derogación del Pacto de Neutralidad, que permite la intervención militar norteamericana a la República de Panamá.
Iraq, Afganistán, Somalia, Palestina, Mali, República Centroafricana, Siria, Ucrania, Nigeria, Pakistán, Congo, Mauritania, Libia y Yemen son sólo algunas de las más recientes intervenciones militares norteamericanas con su secuela de muerte y desolación. No queremos dicha situación en Nuestra América. Así, apoyamos las Declaraciones de la Secretaría General de UNASUR que solicitan la exclusión de todas las bases militares en nuestra Región de Paz y la afirmación de que ningún país tiene derecho a juzgar la conducta de otro, ni muchísimo menos a imponerle sanciones o castigos por cuenta propia. Nosotros, los Pueblos de América, respaldamos al pueblo cubano y su Revolución, saludamos el regreso a casa de los Cinco Héroes cubanos, producto de la solidaridad internacional y de la lucha incansable de su pueblo. Exigimos, junto con todos los pueblos del mundo, el levantamiento inmediato e incondicional del bloqueo genocida contra la República de Cuba por parte del Gobierno de los Estados Unidos y el cierre inmediato de la base militar de Guantánamo, sin más condición que la del respeto a las leyes internacionales y a la Carta de las Naciones Unidas.
Nosotros, los Pueblos de América, expresamos nuestro apoyo incondicional e irrestricto a la Revolución Bolivariana y al gobierno legítimo encabezado por el compañero Nicolás Maduro.
Por tanto rechazamos la injusta, injerencista e inmoral Orden Ejecutiva del Gobierno de los Estados Unidos que ha pretendido señalar a la República Bolivariana de Venezuela como una amenaza a su seguridad nacional y que ya ha merecido el rechazo unánime de todos los países de Nuestra América.
Nosotros, los Pueblos de América, reafirmamos que Puerto Rico es una Nación Latinoamericana y Caribeña, con su propia e inconfundible identidad e historia, cuyos derechos a la independencia y la soberanía son violados por una tutela colonial impuesta hace más de un siglo de forma arbitraria por parte del imperialismo norteamericano. Por esa lucha histórica por lograr la soberanía y autodeterminación de Puerto Rico, muchos purgan cárceles como Oscar López Rivera, para el cual exigimos su inmediata libertad.
Nosotros, los Pueblos de América, reiteramos nuestro apoyo solidario y esperanzado a los Diálogos por la Paz en Colombia, que se realizan entre el Gobierno de Colombia y las FARC-EP, solicitamos la apertura de una mesa similar con el ELN con el fin de transitar en la construcción de un proceso de paz firme y duradero con justicia social. Saludamos las gestiones realizadas por distintos gobiernos para facilitar el éxito de este proceso.
Nosotros, los Pueblos de América, reiteramos nuestro apoyo permanente e incondicional a la República Argentina en sus gestiones para la recuperación de las Islas Malvinas, así mismo, nuestro respaldo al Estado Plurinacional de Bolivia en su justa y postergada aspiración de una salida propia al mar. Reclamamos el inmediato retiro de las tropas de ocupación en Haití, acción que permitirá su autodeterminación. Exigimos al gobierno de México la presentación con vida de los 43 estudiantes normalistas desaparecidos forzosamente en Ayotzinapa.
Nosotros, los Pueblos de América, manifestamos la necesidad imperiosa de la construcción y profundización de una sociedad nueva, con justicia social y con equidad de género, con la participación activa de los jóvenes y de los diferentes actores sociales, con la solidaridad como un principio fundamental para el desarrollo integral y soberano de nuestros pueblos. Hoy existen en Nuestra América algunas lacayos del imperialismo que intentan sostener e imponer al modelo neoliberal como la solución a los problemas y necesidades de nuestros pueblos, modelo que ha demostrado ser el más eficaz instrumento para profundizar la pobreza, la miseria, la desigualdad, la exclusión y la más injusta distribución de la riqueza que se conoce.
Ante esta situación manifestamos y convocamos a luchar y defender nuestros recursos naturales, la biodiversidad, la soberanía alimentaria, nuestros bienes comunes, la madre tierra y la defensa de los derechos ancestrales de los pueblos originarios, y las conquistas y derechos sociales. La lucha por el empleo, el trabajo y salario digno, la seguridad social, las pensiones, la negociación colectiva, la sindicalización, el derecho de huelga, la libertad sindical, salud ocupacional, los derechos económicos y sociales, el respeto a los migrantes y afrodescendientes, la erradicación del trabajo infantil y esclavo, justicia con equidad de género.
Todo esto es y será posible si trabajamos en unidad y con el objetivo de construir una correlación de fuerzas que permita sustituir del poder al bloque dominante por uno social y político que defienda los intereses de nuestros pueblos.
A 10 años de la derrota del ALCA reafirmamos nuestra lucha contra las nuevas formas de tratados de libre comercio TLC, TPC, TISA y la Alianza del Pacífico. Así también seguimos sosteniendo que la deuda externa de nuestros países es incobrable e impagable por ilegítima e inmoral.
Nosotros, los Pueblos de América, saludamos los procesos de integración en que priman la autodeterminación y la soberanía de nuestros pueblos, procesos como ALBA y la CELAC, que han fortalecido la unidad latinoamericana. Creemos necesario complementar estos procesos con la participación de organizaciones sociales, sindicales, populares, para fomentar aún más una integración desde y para los pueblos.
Dado los días 9,10 y 11 de Abril de 2015
Universidad de Panamá, Ciudad de Panamá