Presentato il libro Yo soy Fidel sul pensiero politico-economico del Comandante in Capo.
Written by Autore: Gioia Minuti | informacion@granma.cuNella sede della ANEC e con i giovani della capitale, nel cinema teatro La Rampa è continuata l’intensa attività di Luciano Vasapollo e Rita Martufi a L’Avana.
« Siamo qui a L’Avana in delegazione con Rita Martufi, rappresentando le entità, le associazioni e movimenti in cui lavoriamo».
(Luciano Vasapollo è il coordinatore del Capitolo Italiano della Rete degli Intellettuali e gli Artisti in Difesa dell’Umanità, della Rete dei Comunisti, membro d’onore della ANEC- associazione degli economisti e ragionieri cubani, professore d’economia dell’Università di Pinar del Río e de L’Avana … tra le molte attività. Rita Martufi rappresenta anche i sindacati di base.
«Con la collega, la Prof. Laura Mariottini rappresentiamo l’università La Sapienza di Roma realizzando diversi progetti culturali » ha spiegato Vasapollo, che è il vice rettore e delegato del rettore di questa università di Roma per le relazioni con l’America Latina.
Nel biblioteca dell’ICAP ci dice: « Siamo partiti da un momento storico indimenticabile, la scomparsa del Comandante in Capo, Fidel Castro e abbiamo pensato di presentare qualcosa che potesse servire sopratutto ai giovani, per diffondere la grandezza di quell’immenso uomo. In Europa da tempo si manifesta un terrorismo mass-medatico contro Fidel, contro Chávez, oggi contro Maduro.
Il capitalismo non è superabile si sostiene in Europa, cercando di chiudere il discorso. Papa Francisco però, che non è un comunista marxista, durante la visita di Trump, il presidente degli USA, di pochi giorni fa, gli ha regalato due encicliche, una sull’ambiente, tema che Fidel ha sempre avuto molto a cuore, denunciando gli attacchi in tutti i Forum internazionali e la litteram del capitalismo, definito una struttura terrorista che crea guerre, fame e morte. Inoltre il Papa ha ricordato la detta “madre delle bombe”. «Chiamare madre una bomba è una vergogna!» ha sostenuto.
Prima di parlare di Fidel marxista si deve capire il Fidel martiano o non si comprenderà la Rivoluzione cubana. Lo dico sempre ai miei studenti ed è molto importante che i giovani oggi studino e comprendano Martí e Bolivar e Tupac Amaru» ha considerato Luciano, che è apparso nella serata nella Mesa Redonda quotidiana della televisione cubana, come accade ogni volta che viene a Cuba, per analizzare con Elsa Claro, una specialista cubana gli Stati Uniti e le sfide dell’era Trump. E non è certo la prima volta.
Questo libro sul pensiero politico economico di Fidel ma che va molto più in là sul suo legato, è stato presentato con Ramón Labañino, uno dei Cinque Eroi cubani che è vice presidente della ANEC, di recente anche in Italia ed è una bella edizione della Casa Editrice Zambon.
Nella sala La Rampa, piena zeppa di studenti medi e universitari, la presentazione di Vasapollo, Labañino e Orlando Borrego è stata dedicata ai giovani, indicando loro la profondità del pensiero e del legato di Fidel, dell’uomo nuovo, di Che Guevara, l’umanità del socialismo e che la Rivoluzione è un atto d’amore.
« Cuba è un paese che resiste da 60 anni nonostante il blocco e le sue poche risorse naturali, perchè il popolo è legato molto profondamente a questo processo rivoluzionario e lo abbiamo visto nel percorso dalla capitale a Santiago, accompagnando le ceneri di Fidel» ci riferisce Vasapollo.
« Noi staremo qui a L’Avana altri tre giorni, faremo altre presentazioni di libri, dibattiti su Gramsci e Martì, e in particolare in difesa del Venezuela, attaccato e aggredito in maniera terribile per via delle sue infinite ricchezze sotterranee di petrolio.
L’unione e l’integrazione contro il capitalismo e l’imperialismo sono le battaglie che sferriamo oggi al fianco dei paesi progressisti di questo continente oggi, quando tutti noi non siamo fidelisti, siamo Fidel! E lo diciamo forte e orgogliosi, dappertutto : Yo soy Fidel!»
Report della Delegazione del Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell'Umanità - REDH (CESTES, NUESTRA AMÉRICA, Contropiano e RETE dei COMUNISTI e altre assoc.) in visita ufficiale a Cuba
Written by Redazione Nuestra AmericaLunedì 22 maggio siamo partiti per una visita a Cuba come delegazione in rappresentanza del Capitolo Italiano della Rete inDifesa dell'Umanità ( in rappresentanza degli intellettuali, associaziomi e organizzazioni aderenti tra cui CESTES, NUESTRA AMÉRICA, Contropiano e RETE dei COMUNISTI e altr assoc.), invitati ufficialmente da istituzioni di Governo centrali nazionali cubane per incontri , convegni, seminari, per interscambi attività politico culturali; e per rafforzare la Campagna Internazionale Contro il Blocco e per dare il nostro modesto contributo alle tante attività di solidarietà militante nella campagna internazionale contro la vile aggressione politica, economica, militare, massmediatica, psicologica dell’imperialismo contro la rivoluzione chavista del Venezuela.
La nostra delegazione ufficiale , invitata da organismi centrali di governo - in particolare ANEC e ICAP , ha tenuto moltissimi incontri importanti di alto livello partecipando con un ruolo di relatori principali al congresso internazionale dell'Anec su pianificazione economica e problematiche socio ambientali . Molti lavori di commissioni con strutture ANEC , e altre istituzioni di governo e di rappresentanti di 14 paesi , con fitto interscambio e collaborazione intensa ai programmi ed elaborazioni in tema di processo di pianificazione socio- economica , con importanti continui confronti.
Già nei primissimi giorni non sono certo mancati momenti meravigliosi come a casa di Gerardo e Adriana con la piccola Gemma e i due splendidi gemelli.
Sono poi continuati importanti attività anche dopo la chiusura del grande congresso internazionale dell’ANEC su pianificazione economica e problematiche socio ambientali , nel quale abbiamo svolto un ruolo centrale con conferenza anche magistrale e direzioni di commissioni .
Molto emozionante la conferenza sul pensiero di Che Guevara a 50 anni dal suo assassinio , che abbiamo tenuto insieme a Ramon e Orlando Borrego a lungo diretto assessore di Guevara, al teatro centrale la Rampa dell’Havana con la partecipazione di centinaia di giovani studenti che ci hanno manifestato il loro grande apprezzamento e affetto e con grande impatto televisivo e di stampa .
E poi continui e sempre molto positivi incontri internazionali anche con intellettuali compagni dell’America Latina a partire dai nostri fratelli venezuelani , boliviani , Nicaragua , Argentina , Santo Domingo etc .
Nel lavoro intenso e proficuo che abbiamo svolto sulle attuali problematiche e molto positivamente dibattute politico economiche sui modelli di pianificazione si è direttamente operato anche in commissioni con ANEC , e sempre con il vicepresidente e presidente Ramon Labanino Salazar e Oscar Luis.
E' seguita intensa attività di conferenze; molto partecipata e seguita anche dalla stampa e televisioni cubane la presentazione del libro nell’edizione cubana di Ramon Labañino e Luciano Vasapollo " Yo soy Fidel " con partecipazione al dibattito di viceministri di governo nazionale , incontri con istituzioni di governo , come con il viceministro Miguel García del Ministero di Finanza , e Roberto Verrier , accompagnati sempre dal profondo storico legame di amicizia fraterna che ci dona momenti di intensa umanità e poi momenti di allegro e stupendo relax con famiglie e nipotino di Ramon, Fidel Ángel .
La delegazione ha continuato il lavoro politico- culturale con molti incontri bilaterali, con centri studi, istituzioni governative. Si è tenuto un incontro con i vertici del sindacato nazionale cubano- CTC ( Raimundo e Carmen) e un incontro con esponenti della solidarietà internazionalista di Portorico, Venezuela,Palestina del Comitato Internazionale Pace e Libertà.
Abbiamo realizzato molte interviste e in particolare con Granma Internazionale, Juventud Rebelde, Prensa Latina.
Vasapollo ha partecipato alla Mesa Redonda in diretta su Telesur e ha parlato del G7 di Taormina e di politica internazionale in difesa del governo e del popolo rivoluzionario della Venezuela chavista .
Molto intenso , di prospettiva e di fraterna amicizia organizzativa l'incontro della nostra delegazione con Juan Carlos Marsan, vice capo responsabile della Relazioni Internazionali del CCPCC, il Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba .
Approfondita e fortemente collaborativa la riunione con il ministro dell'Educazione Superiore di Cuba e con il vice Ministro Santin per preparare l'evento di Università 2018 , che si svolgerà il prossimo febbraio.
Molto partecipata e con grande riscontro della stampa e televisioni cubane la presentazione del ministro della cultura Abel Prieto dell' edizione cubana del libro "Gramsci e l'Alba di Nuestra America" con la partecipazione dei due autori Luciano Vasapollo e Isabel Monal .
Fraterni incontri di massima sintonia e collaborazione con impostazioni di lavoro politico già a partire dalle prossime settimane con Ali , l'ambasciatore del Venezuela a Cuba,con lCAP , con l'Anec con il ministero della Cultura , con il ministero dell'educazione superiore e continui incontri di grande fratellanza con i Cinque Eroi cubani.
Dopo quasi due intense e coinvolgenti settimane di lavoro politico si è conclusa la nostra stupenda visita con altre presentazioni di libri al centro studi martiano , con lezioni all’università dell' Avana e firma di protocolli esecutivi fra università e accordi quadro di collaborazione politica e scientifica con ANEC , università dell’Avana , università di Pinar del Río ; con incontri con il ministro della cultura Abel Prieto , con ministro di educazione superiore Saporido e il vice ministro Santin, con i compagni del comitato centrale del PCC, con la stupenda compagna e sorella Kenia Serrano , con il presidente dell’ICAP Fernando e il vicepresidente Elio, con Ramon e tutti i 5 eroi cubani, con un caloroso incontro e caro abbraccio con il ministro degli Esteri Bruno , e per concludere grande serata di emozioni con il Comandante della rivoluzione cubana Noriega, 91 anni di gioventù rivoluzionaria .
Grazie Nuestra Grande Isla , grazie al partito , al governo e al popolo cubano per averci offerto questa altra grande occasione di interscambio politico e culturale che continua ad insegnarci il divenire storico del socialismo rivoluzionario .
YO SOY FIDEL TODOS SOMOS FIDEL !!
SOCIALISMO O MUERTE ! VENCEREMOS ! !
LA VICTORIA ES INEVITABLE !!
SEMPRE CON CUBA SOCIALISTA RIVOLUZIONARIA , A PRESTISSIMO !!
E grazie a tutti voi per averci seguito con pazienza e siamo certi con passione rivoluzionaria , grazie a voi tutti per averci accompagnato in questa Intensa , emozionante visita ufficiale di politica , cultura , tanto lavoro , tanta gioia , e tanto amore per le nostre idee che non moriranno mai !!
FIDEL VIVE , LA LUCHA SIGUE !!!
Viva Cuba socialista nell’amore rivoluzionario !
Venerdì 3 marzo si è svolto a Pisa, presso la sede dei circolo agorà, l’incontro con Ramón Labañino Salazar, uno dei 5 eroi cubani, detenuto per 16 anni nelle carceri Statunitensi, libero non per “intercessione” delle amministrazioni statunitensi ma grazie alla determinazione del gruppo dirigente cubano e ad una campagna internazionale incessante e incisiva. Insieme a lui Luciano Vasapollo, dirigente della Rete dei Comunisti.
La giornata, promossa dalla Rete dei Comunisti come tappa di una campagna nazionale sul pensiero politico-economico di Fidel Castro, è stata occasione per presentare il libro "Yo soy Fidel", alla cui stesura hanno collaborato dieci economisti e studiosi cubani, curato da Ramon Labañino stesso e da Luciano Vasapollo in collaborazione con la Rete dei Comunisti.
Un libro che raccoglie l’eredità di un leader rivoluzionario che rimarrà nella storia, com’è stato Fidel Castro per Cuba e per tutti i popoli del mondo.
Una sala gremita, che ha partecipato all’incontro senza che nessuno si muovesse dai propri posti sino alle 20,30, quando siamo andati insieme nella sala adiacente per mangiare un’ottima cena cubana e assistere al concerto di Nueva Trova proposto da un grande interprete di Silvio Rodriguez, com’è il musicista Giulio D’Agnello.
La ricchezza e la complessità delle domande proposte a Ramon hanno dato lo spessore della sala e dell’iniziativa, che ha richiamato un pubblico molto diversificato per età ed esperienze politiche, sociali, culturali. Questioni e domande che hanno permesso a Ramon ma anche a Luciano di spaziare su argomenti molto diversi, dalla crisi sistemica del capitalismo e dal modo con il quale la Rivoluzione cubana la sta affrontando, sino alle politiche economiche di un paese che da un’importanza strategica alla produzione scientifica e culturale, per rompere almeno in parte la gabbia di un embargo dalle caratteristiche inaudite nella storia dell’umanità, per la sua incredibile lunghezza (56 anni) e per la sua ferocia.
Altri argomenti centrali dell’incontro l’impatto estremamente positivo del sistema socio / sanitario e di welfare sulla popolazione, mai abbandonato nemmeno nei momenti più bui del “Periodo especial”, dopo la chiusura totale dei rapporti economici con l’ex URSS agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso. I dati del disastro economico che quella cesura comportò per l’isola – descritti nella relazione introduttiva da Ramón - sono la misura esatta della forza di quella Rivoluzione e di quel popolo, che a tutti gli effetti è il miglior lascito del lavoro incessante di Fidel Castro, del PCC e del Poder Popular, sistema di democrazia proletaria che regge dal 1959 le sorti dell’isola.
Nonostante una penuria enorme nell’alimentazione, nel rifornimento di petrolio e di tutte le infrastrutture necessarie alla conduzione di un Paese, Cuba è riuscita a resistere e oggi è in piedi, in grado di sconfiggere l’avversario di sempre, quegli Stati Uniti che attraverso l’amministrazione Obama hanno proposto un tavolo di trattativa per uscire da una politica imperialista che in cinquantotto anni non ha piegato Cuba. Rispetto alla nuova Amministrazione Trump Ramón ha ribadito che Cuba si pone e si porrà come sempre ha fatto in questi anni, cioè a disposizione di ogni tipo di confronto nel rispetto reciproco, che per Cuba significa salvaguardia della dignità, dell’indipendenza e dell’identità socialista di un processo che non si farà mettere in discussione da nessuno.
La serata è poi proseguita con momenti conviviali che hanno permesso a tanti compagni e amici di Cuba convenuti all’iniziativa di socializzare con Ramón, con i rappresentanti dell’Ambasciata che lo accompagnavano, con Luciano e i compagni della Rete dei Comunisti dei Pisa. La cena, la musica e i canti finali hanno concluso la serata, rinsaldando un’amicizia e un comune sentire internazionalista tra compagni, realtà politiche e associative presenti, che produrranno nel prossimo futuro un rafforzamento del lavoro di solidarietà concreta con Cuba e con tutti i popoli che lottano per il socialismo.
La campagna nazionale della Rete dei Comunisti per ricordare Fidel Castro, dopo il primo ciclo di iniziative nei mesi scorsi in diverse città italiane e quelle degli ultimi giorni a Napoli e Bologna, ha toccato ieri Milano. Presso l’hotel Doria, un folto pubblico composto da militanti, simpatizzanti e curiosi - tra cui molti giovani - ha potuto apprezzare la ricca relazione di Ramon Labanino Salazar sul pensiero economico di Fidel e sui problemi economici incontrati lungo l’intero arco del processo rivoluzionario cubano.
Questi temi rappresentano anche l’oggetto di un libro, curato da Ramon e da Luciano Vasapollo in collaborazione con la Rete dei Comunisti ed edito da Zambon, che è stato presentato nel corso della serata.
Ramon Labanino - oltre a essere vicepresidente dell’ANEC (Associazione nazionale degli economisti di Cuba) e un’autorità in materia di ‘fidelismo’ - è naturalmente anche uno dei 5 agenti dell’antiterrorismo cubano detenuti ingiustamente per 16 anni nelle carceri statunitensi, e liberato nel 2014 anche grazie a una campagna di solidarietà internazionale e internazionalista nella quale la nostra organizzazione si è sempre battuta con determinazione al fianco di compagni e organizzazioni di tutto il mondo.
Ospitare Ramon in una campagna nazionale è per noi un grande onore e un modo importante per rafforzare un legame politico ma anche umano e fraterno che intratteniamo da decenni con il Partito Comunista Cubano. Iniziative di questo tipo rappresentano inoltre un grande stimolo per i compagni più giovani e quelli che si stanno avvicinando alla militanza, che hanno potuto conoscere e apprezzare un rivoluzionario ‘di professione’ in grado di sopportare anche la perdita della libertà personale per un periodo così lungo in virtù della propria profonda etica rivoluzionaria, nonché di rimanere una figura di riferimento anche a livello intellettuale per il processo rivoluzionario cubano.
L’introduzione della Rete dei Comunisti e gli interventi di Alessio Arena del Fronte Popolare - che ringraziamo per la collaborazione nell’organizzare l’iniziativa - e di Luciano Vasapollo della Rdc hanno arricchito una serata che ha visto i presenti porre numerose domande a Ramon, e che è proseguita anche dopo la conferenza con un piacevole momento di convivialità a cena. La campagna proseguirà quest’oggi a Pisa.