Le tematiche affrontate dalle quattro commissioni della prima Conferenza nazionale del Partito Comunista Cubano

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Nota politica della Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti

 

“El Partido es hoy el alma de la Revoluciòn”, “Ideologìa es ante todo conciencia”.

Sono le scritte che campeggiano nella sala, dove, alla presenza di oltre 800 delegati provenienti da tutta l’isola, Raúl Castro, Primo Segretario del Comitato Centrale del PCC ha presieduto la Conferenza del Partito Comunista Cubano, che si è tenuta a L’Avana.

La Conferenza Nazionale è la fase conclusiva di un dibattito aperto con un Documento Base redatto dal Partito Comunista di Cuba nel mese di ottobre.

Com’è costume politico a Cuba, su questo Documento sono state fatte consultazioni con centinaia di migliaia di militanti che hanno dato il loro apporto affinché questo esprima al meglio quelli che sono i metodi e gli obiettivi di lavoro, specie per l’implementazione dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione.

L’implementazione dei Lineamenti dice, infatti, Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del PCC, il compito più difficile, perché molto complesso ed ampio.

Compito della Conferenza è stato quello di riassumere il lavoro fatto con le consultazioni di base sul Documento Base del partito ed apportarvi quindi tutte le variazioni necessarie, però “senza alcuna concessione al nemico” , come ha detto con chiarezza Raúl Castro, nonché ribadire e definire meglio alcuni concetti di disciplina necessari per dare concretezza a quanto espresso nei Lineamenti.

Machado Ventura, nell’introduzione della Conferenza, ha voluto ricordare che questa si svolge proprio durante il 159° anniversario della nascita di Martí, e considera questa coincidenza come ulteriore rafforzamento di unità per i cubani intorno al pensiero del grande rivoluzionario.

Concludendo l’inaugurazione della Conferenza ha poi fatto notare che si sono tenute oltre 65 mila riunioni con i nuclei del PCC e i comitati di base della UJC che hanno fatto proposte per liberare il partito da incombenze che non gli competono, per rompere gli schematismi, la passività, la mancanza di combattività ed altre carenze. Il dibattito che ha preceduto la Conferenza ha anche permesso di conoscere con più obiettività i punti di forza e di debolezza delle strutture di base.

Terminati gli interventi introduttivi, la Conferenza si è divisa in quattro Commissioni di lavoro che sono state denominate come i capitoli dello schema/progetto del Documento Base. Tutte hanno esaminato e si sono pronunciate sulle parti comuni: i Fondamenti del Partito e l’Introduzione. Ciascuna Commissione ha poi specificamente analizzato ed elaborato i singoli punti dei Capitoli, proponendo integrazioni, modifiche e chiarimenti. Dal momento che il Documento Base è fortemente informato ai principi dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione, anche nelle relazioni finali delle quattro Commissioni, in particolare della seconda, pur non essendoci molto esplicite citazioni è fortemente presente lo spirito dei Lineamenti .

Schema riassuntivo dei lavori delle quattro Commissioni sul Documento Base:

1: Commissione Funzionamento, metodi  e stili di lavoro del Partito

La prima Commissione ha affrontato i primi 36 punti del Documento Base e tre nuovi obiettivi proposti dando spazio a 46 interventi.

-    Ha approvato integralmente i Fondamenti del Documento mettendo in risalto la chiarezza nell’esposizione di principi e concetti che sono alla base dell’ideologia e dell’organizzazione del partito e del suo stretto legame con le masse.

-    Ha insistito sulla necessità di implementare la politica economica e sociale approvata nel 6° Congresso criticando il ruolo svolto dal Partito in questa attività.

-    Ha ratificato con forza la volontà del partito di incrementare le misure per prevenire e combattere le manifestazioni di corruzione, indisciplina, illegalità e altri comportamenti negativi che mettono in pericolo la Rivoluzione.

-    Ha confermato il proposito di eliminare dai metodi del Partito le interferenze e sovrapposizioni con il Governo.

-    Ha posto anche l’accento sulla necessità di avere dei militanti che siano di esempio.

-    Ha confermato la necessità di rivedere la struttura dei comitati municipali, e di dare la giusta attenzione al legame permanente con le organizzazioni di base.

-    Ha insistito sulla precisione della pianificazione del lavoro direttivo per dare coerenza alle azioni degli organismi di base del Partito e dei suoi quadri.

-    Ha riaffermato il rigoroso rispetto della giornata di lavoro nella pianificazione delle riunioni.

-    Ha ripetuto il diritto di tutti a criticare, ma anche ad essere criticati.

-    Ha confermato la necessità di favorire nel Partito, nella UJC e nelle organizzazioni di massa un ambiente di dialogo rispettoso delle opinioni.

-    Sulla disattivazione dei militanti del Partito ha ratificato quanto stabilito dagli Statuti e dal Regolamento.

-    Ha insistito nella necessità di rafforzare il ruolo dei comitati del Partito sui luoghi di lavoro liberando i nuclei zonali da tutte quelle attività non legate al lavoro nella comunità.

-    Grande risalto è stato dato all’attenzione da riservare alle istanze provenienti dalla popolazione.

 

2: Commissione Lavoro Politico e Ideologico

La seconda Commissione ha affrontato i punti del Documento Base dal n.37 al 67 e due nuovi obiettivi proposti dando spazio a 54 interventi che hanno portato alla modifica di nove degli obiettivi esaminati.

-    Ha appoggiato il rafforzamento dell’unità nazionale intorno al partito e alla Rivoluzione ponendo l’accento su forme creative di lavoro che rispondano meglio alle nuove condizioni e a meglio stringere il legame con le masse.

-    Ha riaffermato come imprescindibile la partecipazione cosciente, protagonista e trasformatrice del popolo nell’implementazione dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale approvati al 6° Congresso dopo ampia e approfondita discussione nazionale. Nell’ultimo paragrafo dei Lineamenti è infatti affidata al partito “la responsabilità di controllare, spingere ed esigere l’applicazione dei Lineamenti”.

-    Ha deciso che deve esserci una sistematica valutazione dell’impatto delle misure economiche e sociali.

-    Ha precisato che devono essere protetti i beni dello Stato e deve essere forte la lotta contro la corruzione e l’indisciplina.

-    Ha esaltato il carattere etico e produttivo del lavoro, lo sviluppo della coscienza economica, giuridica e ambientale, in cui il risparmio diventi fonte di entrata economica.

-    Ha approvato come imperativa la necessità di rafforzare il lavoro politico e ideologico in modo differenziato e personalizzato con coloro che non lavorano nel settore statale, ma, allo stesso momento, combattere i pregiudizi esistenti nei loro confronti.

-    Ha anche considerato indispensabile affrontare tutti i pregiudizi e le discriminazioni, che vanno contro la Costituzione, la quale prevede piena dignità per tutti. La forza della Rivoluzione è nell’unità di tutta la nazione. Un cenno particolare è stato fatto per la discriminazione di genere.

-    Ha analizzato la necessità di coerenza nell’azione formatrice delle famiglie, delle istituzioni scolastiche, culturali, organizzazioni politiche, mezzi di comunicazione, nell’educare ai principi della Rivoluzione e poter affrontare la politica ostile dell’imperialismo.

-    Si è pronunciata per l’urgenza di trasformare il lavoro politico e ideologico con i giovani modificandolo con metodi più allettanti e partecipativi, a seconda delle situazioni, e rendendo così più facile il loro inserimento nella vita economica e sociale.

-    È stata ribadita la necessità di arricchire la vita spirituale del popolo promuovendone le capacità di apprezzamento della letteratura e dell’arte, dei valori etici ed estetici. Per questo obiettivo il Partito deve integrare il lavoro delle istituzioni culturali, dei mezzi di comunicazione, ecc.

-    È indispensabile stimolare lo studio della Storia di Cuba per consolidare le tradizioni patriotiche e internazionalista, nonché l’eredità marxista leninista e martiana.

-    Ha segnalato l’importanza che i mezzi di comunicazione di massa informino in modo opportuno, obiettivo e trasparente su tutta la realtà cubana nella sua diversità.

-    Ha ratificato la necessità di esigere che il giornalismo dia più notizie, sia obiettivo e d’inchiesta.

-    È necessario servirsi delle più nuove tecnologie d’informazione per far conoscere meglio la realtà e che sono decisive per la battaglia ideologica in difesa della nazione cubana.

-    È stato riconosciuto il ruolo dell’istituto Cubano della Radio e Televisione nella formazione culturale del popolo.

-    È stata analizzata una proposta della terza Commissione sul lavoro volontario, che non è stata accolta in quanto l’obiettivo 39 già tratta del carattere etico e produttivo del lavoro.

-    Ha concluso con un doveroso omaggio al genio politico di José Martí.

 

3: Commissione Politica dei quadri

La terza Commissione ha discusso sui Fondamenti, l’Introduzione ed ha affrontato i punti del Documento Base dal n. 68 al 78 dando spazio a 37 interventi che hanno portato alla modifica degli obiettivi 69 e 73.

-    Ha appoggiato il rafforzamento dell’unità nazionale intorno al partito e alla Rivoluzione ponendo l’accento su forme creative di lavoro che rispondano meglio alle nuove condizioni e a meglio stringere il legame con le masse.

-    Ha posto l’accento sulle qualità etiche, politiche, ideologiche e personali che devono caratterizzare i quadri.

-    Ha dato rilievo all’importanza del rinnovamento degli incarichi fissandone tempi ed età.

-    Ha considerato la necessità di aumentare il rigore nella selezione dei quadri e delle loro riserve, facendo in modo di garantire che vengano dalla base, che abbiano esperienza lavorativa e che si formino a contatto diretto con le masse e si caratterizzino per i comportamenti agili, creativi e sensibili nella soluzione dei problemi quotidiani.

-    Ha sostenuto la necessità d’incrementare la presenza di donne, neri, meticci e giovani negli incarichi di direzione, segnalando che, malgrado i buoni propositi, poco si è lavorato in questo senso.

-    Ha anche rimarcato che la valutazione dei quadri deve essere fatta con misuratori obiettivi.

-    Ha confermato il proposito di incrementare la preparazione generale dei dirigenti e anche quella specifica dell’incarico che rivestono, dando priorità alla preparazione economica, cosa che va a implementare quanto deciso con i Lineamenti approvati nel 6° Congresso del Partito.

-    Ha ratificato l’interesse nel rafforzare nel Partito la lotta contro la corruzione rafforzando il controllo sulla legalità dell’agire dei quadri.

 

4: Commissione Relazioni del Partito con la UJC e le Organizzazioni di Massa.

 La quarta Commissione ha discusso sui Fondamenti, l’Introduzione ed ha affrontato i punti del Documento Base dal n. 79 al 95 dando spazio a 31 interventi che hanno portato delle modifiche non sostanziali di 14 degli obiettivi. Modifiche mirate solo a renderli più chiari e precisi.

-    Ha ratificato l’essenzialità del vincolo tra il partito e la UJC, che è la sua organizzazione giovanile. Questo comporta forte attenzione alla formazione dei quadri, a tutti i livelli della struttura alle relazioni sistematiche e dirette con i membri della base, nel rispetto della loro indipendenza, per formarli come futuri militanti del Partito.

-    Ha definito l’importanza della formazione dei bambini, adolescenti e giovani su valori, convinzioni e comportamenti sociali adeguati e responsabili.

-    Ha posto l’accento sulle qualità, prospettive e motivazioni dei militanti della UJC, che devono essere da esempio per i giovani.

-    Ha rimarcato che i talenti dei giovani devono essere formati e messi a disposizione del popolo.

-    Ha dato priorità al lavoro della UJC nel settore produttivo e nell’appoggio all’integrazione dei giovani nello studio di facoltà tecniche, specie agricole e zootecniche.

-    Ha confermato giusto l’innalzamento a 16 anni dell’età minima per entrare nella UJC, mentre non ha reputato necessario estendere a 35 anni l’età limite, che deve, in linea di massima, rimanere 32 anni.

-    Ha ratificato l’importanza del lavoro della UJC nella promozione di spazi ricreativi per bambini, adolescenti e giovani, che contribuiscano al loro sano sviluppo, ed alla diversificazione delle loro pubblicazioni infantili e giovanili.

-    Ha riaffermato la necessità di rafforzare l’attenzione alle Organizzazioni di Massa, a cominciare dalla loro mission.

-    Ha confermato l’importanza di sviluppare con esse relazioni senza formalismi, nel rispetto della loro autonomia, verificando permanentemente il feedback.

-    Ha precisato la necessità di stimolare i quadri sindacali e dell’ANAP a partecipare alle assemblee dei loro affiliati e associati, come pure il Partito deve contribuire in modo più attivo ai compiti dei CDR e della FMC nella comunità.

La conclusione dei lavori della Prima Conferenza Nazionale del Partito Comunista di Cuba è stata fatta da Raúl Castro che ha rimarcato come l’esistenza di un Partito unico, non solo non ha intaccato il procedere democratico della preparazione della Conferenza, ma ha garantito l’unità del popolo cubano, il quale, contrariamente a quanto succede in altri paesi con regimi pluripartitici, ha profondo rispetto per l’autodeterminazione e la non ingerenza degli Stati negli affari interni di altri Stati.

Ha poi evidenziato che la correttezza deve essere alla base dei rapporti all’interno del Partito, dove tutte le problematiche devono essere affrontate nelle apposite sedi. L’unica cosa che potrebbe far crollare la Rivoluzione a Cuba sarebbe l’incapacità a superare gli errori commessi o illudersi che ci sia una soluzione magica dei problemi. Ha quindi richiamato alla necessità di lavorare con ordine e disciplina per la realizzazione dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale e degli obiettivi di lavoro approvati dalla Conferenza.

Ha concluso ricordando che nonostante le continue campagne anti cubane istigate dagli USA con il fine di screditare la Rivoluzione e giustificare il criminale blocco economico contro la popolazione cubana, Cuba continuerà a perfezionare il suo socialismo.

 

Fonti:

http://www.ain.cu/2012/enero/29aem-concluye_conferen.htm

http://www.juventudrebelde.cu/cuba/2012-01-31/dictamen-de-la-comision-no-1-funcionamiento-metodos-y-estilo-de-trabajo-del-partido-/

http://www.cubasocialista.cu/?q=dictamen-de-la-Comision-No-2-Trabajo-Politico-e-Ideologico

http://www.juventudrebelde.cu/cuba/2012-02-01/dictamen-de-la-comision-no-3-politica-de-cuadros/

http://www.granma.cubaweb.cu/2012/02/03/nacional/artic06.html

http://www.youtube.com/watch?v=vKqRSlIT90Y

http://www.juventudrebelde.cu//2012-01-29/ratifica-raul-que-cuba-no-sacrificara-la-unidad-de-su-pueblo/

 

Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti

 

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