Martedi, 2 Luglio 2013 - PALAZZO DI GOVERNO.

Buona notte Bolivia, come e’ noto al popolo boliviano e a tutto il mondo, oggi, martedì, alle ore tre o tre e mezzo del pomeriggio, approssimatamente, quando il Presidente Evo ritornava da Mosca, dove ebbe una riunione col Presidente Putin, l’ultima riunione,  di ritorno verso l’America Latina, doveva transitare per spazio aereo, di Francia, Portogallo, Spagna, per rifornirsi di combustibile nelle Isole Canarie e da li` arrivare al Continente, con l’ aereo presidenziale. Ricevete istruzioni da parte del governo di Francia, che non poteva traversare spazio aereo francese, e neppure poteva traversare spazio aereo portoghese, l’ aeronave fecce richiesta di atterraggio di emergenza nell’ aeroporto di Vienna, Austria ed atterro approssimatamente alle ore 16.30 del pomeriggio.
Violando assolutamente la Convenzione di Vienna, che stabilisce che i voli dei  Presidenti di paesi, non possono essere ostacolati e hanno immunità, un paio di governi  europei, ha vietato che l’ aereo del Presidente Evo possa passare per spazio aéreo, dalle 16.00 ore fino ad ora, che sono le 22:35, il Presidente Evo continua ad essere fermo nell’ aeroporto di Vienna, vogliamo dire ai boliviani, e vogliano dire al mondo che il Presidente Evo Morales, nostro Presidente, il Presidente dei boliviani, oggi si trova sequestrato in Europa, vogliamo dire ai popoli del mondo, che il Presidente Evo Morales, e’ stato sequestrato dall’imperialismo e che si trova detenuto in Europa, e che e’ il  primo sequestrato dall’ imperialismo, perché non gli si permette attraversare spazio aereo di paesi europei per ritornare alla nostra patria, a Bolivia.

Morales dirottato: l’ira dell’America Latina.

Per molte ore il presidente della Bolivia è  stato costretto ad attendere all’aeroporto di Vienna di poter tornare nel suo paese dopo che Italia, Portogallo e Francia hanno chiuso il loro spazio aereo.
L'aereo del presidente boliviano Evo Morales si trova tuttora all'aeroporto di Vienna e dovrebbe lasciare la capitale austriaca alla volta di La Paz in giornata, una volta ottenuto il permesso definitivo di potere sorvolare la Spagna. L'aereo é dovuto atterrare in Austria durante la notte, proveniente da Mosca, dopo che il Portogallo non gli ha concesso la possibilità di effettuare uno scalo tecnico e la Francia gli ha negato il permesso di penetrare nel suo spazio aereo, secondo il ministro degli esteri boliviano David Choquehuanca. Una mossa provocatoria di Lisbona e Parigi dovuta al timore dei rispettivi paesi che a bordo dell’aereo presidenziale boliviano ci fosse la cosiddetta 'talpa' del Datagate, Edward Snowden.

Lunedì 15 ottobre Evo Morales ha promulgato la Legge Quadro della Madre Terra che aveva già presentato a giugno al Vertice Rio+20.
In quel consesso il Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia aveva espresso con chiarezza il pensiero del suo governo sulla cosiddetta “economia verde” che è assolutamente altro dal rispetto ancestrale che le popolazioni locali, responsabili e coscienti, nutrono per la Terra sulla quale tutti abitiamo e che ci permette di vivere con le sue risorse.
Aveva detto: “l’economia verde è il nuovo colonialismo per sottomettere i nostri popoli e i governi anticapitalisti” ed aveva anche chiarito che era ormai tempo di farla finita con i modelli di saccheggio del sistema capitalista e che la natura e i servizi di base non possono essere considerati lucrosi affari privati. Aveva anche invitato gli altri paesi a nazionalizzare le proprie risorse, come aveva fatto il suo governo con gli idrocarburi, per evitare lo sfruttamento indiscriminato e soprattutto per permettere alle proprie popolazioni di godere di un benessere finora negato proprio perché rapinato dalle multinazionali.

Il giorno del solstizio d’estate per la Bolivia significherà il cambio di paradigma, il passaggio dalla Macha cioè dall’egoismo e dall’individualismo alla Pacha ovvero la nuova vita, il vivere in armonia e in fratellanza.

Nei mesi scorsi il Ministro degli Esteri boliviano David Choquehuanca, nel solco della politica del governo di Evo Morales di riappropriazione dell’identità culturale dei popoli originari, aveva annunciato la fine della Coca Cola per il prossimo 21 dicembre, giorno in cui si festeggerà la fine della bibita simbolo dell’economia globalizzata e l’inizio dell’era della mocochinche, la bibita di pesca locale e naturale sicuramente più salutare delle corrosive bollicine.
Con la messa al bando della bevanda nel giorno del solstizio d’estate si chiuderà il ciclo della Macha, la “notte oscura”, l’egoismo, l’individualismo e la divisione, cioè l’estrinsecazione del capitalismo e inizierà la Pacha, la nuova vita, il vivere in armonia, il socialismo primitivo delle comunità e la fratellanza. L’avvenimento verrà festeggiato con una cerimonia tradizionale nell’Isola del Sole, situata sul lago Titicaca, alla quale presenzieranno migliaia di indigeni, leader dei movimenti sociali di tutto il mondo e Capi di Stato del continente Latino Americano.

Realizzazione: Natura Avventura

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